La Repubblica - Bologna 22.7.2016
Afa insopportabile, la gente boccheggia: ma le fontanelle in stazione restano chiuse. Serrate, asciutte, sembrano grottesche installazioni di arte moderna. Invece non si tratta di arte e non è una misura temporanea: quella che un tempo si chiamava l’acqua del sindaco in stazione non zampilla più da un anno, ovvero da quando, l’estate scorsa, Rfi decise di chiudere tutte e diciassette le fontanelle perché venivano usate dai senza fissa dimora per lavarsi. Ma a distanza di tanto tempo sono tutti rimasti senz’acqua: turisti, pendolari, viaggiatori e gli stessi clochard, che per arrangiarsi negli ultimi giorni hanno aperto un tubo dell’acqua direttamente sui binari del piazzale est. Peccato che quell’acqua non sia potabile.
"Le persone vengono continuamente a chiederci dell’acqua da bere perché con questo caldo hanno sete", spiega Ilaria Avoni dell'Help center in stazione, punto di riferimento dei senza tetto. "Saranno una sessantina i clochard che orbitano attorno alla stazione, tra notte e giorno, e da qualche tempo usano anche l’acqua dei binari, quella che serve a rifornire i bagni dei vagoni, ma non si potrebbe ed è pericoloso perché non è assolutamente potabile" di CATERINA GIUSBERTI